Cosa visitare

Quali  posti visitare a Palermo?

La Cattedrale

La Cattedrale di Palermo costituisce quasi un compendio perfetto della millenaria storia della città. Prima basilica paleocristiana; poi moschea, nell'ambito della lunga dominazione araba; infine nuovamente chiesa con i Normanni. Quanto allo stile, Ferdinando Fuga, architetto alla corte di Carlo di Borbone nella seconda metà del '700, impose all'edificio una decisa virata neo-classica ridimensionando di molto le precedenti impronte arabo-normanne, gotiche e barocche. Non tutto però è andato perduto. Tracce dei precedenti stili sono evidenti nell'abside maggiore (arabo-normanno), nel portale principale d'ingresso (gotico) e, ancora, nella cupola (barocco). Una miscellanea di stili che non lascia indifferenti, e a cui vanno ad aggiungersi le tombe reali, tra cui il sarcofago di Federico II e, soprattutto, la tomba di Santa Rosalia, patrona della città.

Orari:
>> lunedì-sabato ore 7:00/19:00
>> domenica e festivi ore 8:00/13:00 e 16:00/19:00
Ingresso libero

Orari Area monumentale (Tombe reali, Tesoro, Cripta):
>> lunedì-sabato ore 9:30/17:30

Orari Tetti della Cattedrale:
>> tutti i giorni 9:00/17:00

Biglietto per tutta l'area (tesoro–cripta, tombe e tetti):
Adulti 7,00 €uro
Ragazzi (11-17 anni) 5,00 €uro


Chiesa della Martorana

Costruita nel 1143 dall'ammiraglio Giorgio d'Antiochia, fedele servitore del re normanno Ruggero II, la chiesa della Martorana è una delle più affascinanti chiese bizantine in Italia. C'è chi sostiene la più bella in assoluto, anche per via del contrasto tra lo stile arabo-normanno, motivo per cui è inserita nei beni tutelati dall'Unesco, e le successive aggiunte barocche del '600. Nel 1433 Alfonso d'Aragona cedette la chiesa al vicino monastero benedettino fondato dalla nobildonna Eloisa Martorana. Da qui il nome della chiesa, riferimento spirituale della numerosa colonia italo-albanese riparata in Sicilia tra XIII e XIV secolo per sfuggire alla pirateria turca. La chiesa fa parte dei beni dell'Eparchia di Piana degli Albanesi e pur essendo soggetta alla Santa Sede segue il calendario liturgico ortodosso. Le decorazioni musive all'interno sono il punto forte dell'edificio. Su tutte, il "Cristo pantocratore" sulla sommità della cupola. Una raffigurazione tipica dell'arte bizantina, con il Cristo benedicente circondato da quattro angeli prostrati in adorazione ai suoi piedi. La Chiesa della Martorana è visitabile tutti i giorni, al di fuori delle funzioni sacre. Il biglietto intero costa 2,00 €uro (ridotto 1,00 per gruppi di almeno 5 persone, over 65 anni e studenti, mostrando un biglietto del Circuito di Arte Sacra).

Orari:
>> lunedì-sabato ore 08:00/13:00 e 15:30/19:00
>> domenica e festivi ore 08:30/09:45 e 11:45/13:00


Palazzo dei Normanni e Cappella Palatina

Palazzo dei Normanni è tante cose. È la più antica residenza reale d'Europa; è la sede dell'Assemblea Regionale Siciliana; è uno dei monumenti più visitati dell'isola; è, infine, il palazzo dove si trova la meravigliosa Cappella Palatina. Quest'ultima, intitolata a San Pietro apostolo, fu costruita nel 1130 per volere di Ruggero II di Sicilia. Si tratta di una basilica a tre navate celebre per i mosaici bizantini che la affrescano. Il più grande e famoso di tutti è il "Cristo pantocratore", motivo decorativo presente anche nella chiesa della Martorana. Molto bello pure il soffitto in legno recante incisioni e intagli che rimandano alla lunga dominazione araba della città. Non a caso, la Cappella Palatina, insieme alle cattedrale cittadina, e alle altre due di Cefalù e Monreale, da luglio 2015 è sotto tutela dell'Unesco. Due gli ingressi per il Palazzo dei Normanni. Il principale, riservato alle pubbliche autorità, è in Piazza del Parlamento; quello turistico, invece, è su Piazza Indipendenza

Orari:
>> Lunedì al Sabato ore 8.15/17.40 (ultimo biglietto ore 17.00)
>> Domenica e festivi ore 8.15/13.00 (ultimo biglietto ore 12.15)

Biglietto (Cappella Palatina, Appartamenti Reali)
Intero 12,00 €uro
Ridotto 10,00 €uro


Fontana Pretoria

Al centro dell'omonima piazza, di fronte il palazzo comunale, c'è la "Fontana Pretoria" o, come la chiamano i palermitani, la "Fontana della Vergogna" per via della nudità delle statue tutte attorno (altri sostengono che il riferimento sia invece alla corruzione delle classi dirigenti locali del XVIII e XIX secolo). Samo sempre nella Kalsa, da un punto di vista storico-culturale, probabilmente il più importante dei 4 rioni in cui è suddiviso il centro storico cittadino. La storia della Fontana Pretoria è piuttosto singolare, dal momento che era destinata ad abbellire un giardino di Firenze, per la precisione il giardino di Don Luigi di Toledo che aveva commissionato all'architetto Francesco Camillani la realizzazione dell'opera. Opera terminata nel 1554 e però, nel 1573 venduta al Senato di Palermo – si dice – per far fronte ai debiti accumulati dalla nobile famiglia spagnola. Il trasporto da Firenze a Palermo fu abbastanza complicato. Alcuni pezzi rimasero a Firenze; altri si danneggiarono lungo il tragitto. A occuparsi della reinstallazione della fontana (per farvi spazio fu decretato l'abbattimento di alcune abitazioni) Camillo Camillani, figlio dell'artista fiorentino che l'aveva progettata per primo. Per quanto riguarda la struttura, la fontana poggia su un base ovale, circondata da una balaustra che contiene le altre vasche: tre posizionate in modo concentrico una sull'altra, seguite da un'altra serie di dimensioni più piccole. Quanto alle statue, rappresentano divinità e figure mitologiche (Ercole, Venere, Apollo, Bacco, Diana, Adone ecc.). A cavallo tra gli anni '90 e i '00 una lunga e complessa fase di restauro ha restituito splendore alla Fontana Pretoria, garantendo nuovamente, dopo anni, la circolazione dell'acqua.


Duomo di Monreale

La Cattedrale di Santa Maria Nuova, meglio nota come Duomo di Monreale, è un'altra tappa dell'itinerario arabo-normanno nel 2015 entrato a far parte del Patrimonio Unesco (ne fa parte anche la Cattedrale di Cefalù). Si trova a soli 5 chilometri da Palermo, nella centralissima Piazza Vittorio Emanuele, e da un punto di vista architettonico è un compendio perfetto della storia civile, politica e religiosa della Sicilia. All'impronta normanna, infatti, ben visibile nei ricchi mosaici bizantini che decorano l'interno della chiesa, fa da contraltare il gusto barocco del porticato che precede l'ingresso, mentre l'altare maggiore e l'organo sono rispettivamente del '700 e del '900. Insomma, più di ottocento anni di storia racchiusi in un unico edificio a tre navate e a croce latina fatto erigere nel XII secolo da Re Guglielmo II. Leggenda vuole che a ordinare la costruzione del tempio fu la Madonna che, apparsa in sogno al condottiero normanno, indicò a quest'ultimo un tesoro nascosto da cui attingere le risorse necessarie alla realizzazione dell'opera. Come che sia, la maestosità degli interni, comprese le due cappelle del Crocefisso e di San Benedetto, non lascia indifferenti tanta è la grazia e la spiritualità che pervade gli spazi di questa bellissima chiesa a sud di Palermo.

Orari visite:
>> feriali ore 8.30/12.30 e 14.30/17.00
>> festivi ore 8.30/10.00 e 14.30/17.00
Durante le celebrazioni non è consentito effettuare le visite

Per maggiori informazioni su costo del biglietto, prenotazione, visite guidate ecc.: www.monrealeduomo.it


I mercati della città

La parola chiave è "abbainare" espressione che rimanda ai richiami chiassosi dei venditori dei mercati di Palermo. Un linguaggio pubblicitario sui generis pieno di allusioni e metafore, funzionali alla vendita dei prodotti esposti. Una liturgia, insomma, che quotidianamente si ripete nei tre mercati più grandi della città: la "Vucciria", "Ballarò" e il "Capo". Visitare questi luoghi è esercizio indispensabile per approfondire il "genius loci" del capoluogo siciliano in cui sono ancora evidenti le influenze della lunga dominazione araba. Tracce che rimandano ai termini utilizzati per attirare i compratori, ma anche alla capacità dei mercatali di accogliere gli extracomunitari che negli ultimi anni hanno aperto bottega a fianco le attività storiche. Insomma, il kebab con crocchè e arancine. In una parola: Mediterraneo.


Spiaggia di Mondello

Palermo è anche una città di mare, guai a dimenticarsene. Perciò una visita in città non può che contemplare una passeggiata a Mondello, la spiaggia dei palermitani. Sabbia bianca, mare cristallino, viali alberati, ville in stile liberty, ristoranti, bar, negozi, strutture ricettive e tutto quel che occorre a una moderna località turistica. Ci si arriva comodamente coi mezzi pubblici dal centro ma, volendo, si può fare anche l'inverso. Soggiornare in riva al mare e spostarsi a Palermo per visitare musei, chiese e monumenti. Durante il periodo estivo Mondello è molto affollata, mentre in primavera, specie nei mesi di maggio e giugno, l'atmosfera è perfetta

Se tu sarai la mia Romeo, io sarò il tuo Giulietto?
Creato con Webnode Cookies
Crea il tuo sito web gratis! Questo sito è stato creato con Webnode. Crea il tuo sito gratuito oggi stesso! Inizia